Francesco Canestrini: Il restauro del Giardino Inglese, ovvero del "Real Orto Botanico" (Estratto dal fasc. 15)

    

I progetti di manutenzione e restauro del Giardino Inglese sono stati affidati alla Soprintendenza per i Beni Ambientali Architettonici Artistici e Storici per le province di Caserta e Benevento, che li ha redatti con la collaborazione e la consulenza del Comitato Nazionale per lo studio e la Conservazione dei Giardini e Parchi Storici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
L’intervento si è posto l’obiettivo di far ritrovare al giardino le tracce della fisionomia originaria rispettando, al tempo stesso, le modifiche e le sistemazioni successive determinate da cambiamenti di gusto e da esigenze di adeguamento a nuovi modelli formali.
Nel caso del giardino della Reggia varie implicazioni hanno reso problematico il restauro: la sua caratteristica di essere informale, ossia svincolato da un disegno programmatico e realizzato secondo il classico gusto anglosassone, che cerca di ricreare una natura libera; le sue caratteristiche di orto botanico che, presenti fin dalle origini, si sono sviluppate soprattutto durante il corso del XIX secolo tanto da farne una vera e propria collezione botanica in “piena terra”.
Il progetto quindi ha preso in esame le differenti componenti rappresentate dalla vegetazione, dalle fabbriche e dalle destinazioni d’uso, elaborando per ognuna di esse criteri d’intervento basati sul rispetto delle architetture e della forma complessiva del luogo.
L’obiettivo finale era di informare sull'importanza degli esemplari botanici e di sottolineare la necessità di studiare e restaurare le caratteristiche e gli originari rapporti tra fabriques e vegetazione. Gli edifici utilitaristici, rappresentati dalle serre, sono stati, invece, restaurati, nel rispetto delle caratteristiche di pregio architettonico, per renderli di nuovo adatti ad ospitare esemplari rari e collezioni in vaso, salvaguardando così la componente scientifica e curando anche la conservazione delle tracce delle antiche soluzioni impiantistiche.
 
 

Restoration of the English Garden, or rather the “Royal Botanical Garden”

The restoration and maintenance of the English Garden was entrusted to the Soprintendenza per i Beni Ambientali Architettonici Artistici e Storici per le province di Caserta e Benevento. This office consulted and collaborated with the Comitato Nazionale per lo studio e la Conservazione dei Giardini e Parchi Storici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. The aim of this intervention was to find traces of the garden’s original physiognomy, while at the same time respecting later re–organizations determined by changes in taste as well as how the park was used.
Restoration of the garden of the Reggia di Caserta was problematic due to a number of issues: its informal character, free of any programmatic design and built to recreate natural forms according to classical Anglo–Saxon taste; and its character as a botanical garden, something it had always been, which was then developed, especially during the 19th century, into a full living outdoor botanical collection.
The rehabilitation project looked at the different components, from plants to buildings and to the uses of the buildings, developing for each criteria of intervention based on respect for the architecture as well as the form of the garden as a whole. The final objective was to educate visitors about the importance of the botanical specimens and to underline the necessity of studying and restoring the original characteristics and relationships between
fabriques, the constructions and the plants. The utilitarian buildings, i.e. the glasshouses, were restored, both in terms of their architectural significance as well as to render them once again capable of housing rare specimens and collections in pots, thus preserving the garden’s scientific component as well as the historic installations and structures.