Luca Pezzuto: “Magistro Saturnino” e “Francesco pentore”. La Magnifica Camera aquilana: per un riesame dell’arte a L’Aquila nel primo Cinquecento, precisazioni e novità documentarie (estratto dal fasc. 18)

    

Il ritrovamento di importanti documenti inediti su Saturnino Gatti (1463-1518), pittore e scultore aquilano formatosi presumibilmente nella Firenze laurenziana intorno alla bottega del Verrocchio, ha reso necessario un nuovo approfondimento sull’arte all’Aquila nel Rinascimento. Si tratta di pagamenti che permettono di datare ad annum alcune imprese di Saturnino la cui cronologia oscillava in un arco di tempo abbastanza ampio. Tra i nuovi dati acquisiti è possibile collocare l’esecuzione di una delle sue opere più famose, la Madonna in trono con Bambino e angeli destinata al palazzo della Magistratura aquilana, sul finire del 1505, riscoprire nel 1508 l’esistenza di un gonfalone della città dipinto dall’artista (oggi disperso; forse lo stesso “restaurato” nel 1528 da Cola dell’Amatrice) e di molte altre opere, quali soffitti in legno, bandiere, trombette dipinte, pannelli, armature e stemmi. Nel 1510, inoltre, Gatti lavorerà in «chompagnia» con il giovane Francesco da Montereale (circa 1475 – 1549, documentato dal 1508) alla realizzazione di numerosi apparati effimeri, congiuntura che permette di spiegare le evidenti tangenze stilistiche tra i due artefici. Infine, a partire dal 1518, è di particolare interesse anche il recupero per via documentaria di molteplici incarichi municipali commissionati proprio a Francesco da Montereale, tra i quali spicca per rilevanza l’esecuzione del gonfalone per la chiesa di Santa Maria di Collemaggio, testimonianza diretta e inequivocabile dell’investitura, dopo la morte di Saturnino, dell’artista a pittore ufficiale della Camera.

“Magistro Saturnino” and “Francesco Pentore”.
The Magnificent Chamber of L’Aquila: a re–examination of the art of l’Aquila
during the early sixteenth century and clarification of existing and new documentation


The discovery of important never–published documents regarding Saturnino Gatti (1463–1518), painter and sculptor from L’Aquila, presumably trained in the Florence of Lorenzo the Magnificent in and around the workshop of Verrocchio, is the reason for a closer look at the art of L’Aquila during the Renaissance. A series of payments document and allow scholars to date a number of works undertaken by Saturnino ad annum, whose chronology previously oscillated across a fairly large time span. As a result, it is possible to date the execution of one of his best–known works, Madonna Enthroned with Child and Angels, destined for Palazzo della Magistratura, L’Aquila, to the end of 1505. Moreover, it was found that in 1508, there was a city gonfalone (banner) painted by the artist (today lost; perhaps the same that was “restored” in 1528 by Cola dell’Amatrice) and many other works, including coffered ceilings, banners, painted horns, panels, shields and coats of arms. In addition, in 1510, Gatti would collaborate, or work «in chompagnia», with the young Francesco da Montereale (circa 1475–1549, documented from 1508) on numerous temporary structures, a collaboration that explains the evident stylistic similarities between the two. Finally, and particularly noteworthy, beginning in 1518, are the records found of multiple municipal commissions given specifically to Francesco da Montereale. Among these the banner for the church of Santa Maria di Collemaggio stands out. The documentation is direct and unequivocal proof of da Montereale’s confirmation, after Saturnino’s death, as official painter for the Magnificent Chamber of L’Aquila.