Mauro Pratesi: Longhi 1918 e uno scritto “dimenticato” su Marcello Piacentini (Estratto dal fascicolo 21)

    

Nel 1918 Longhi iniziava a collaborare con la nascitura rivista romana Rassegna Italiana pubblicando un lungo intervento critico dove dissertava intorno alle manifestazioni artistiche del momento, dall'inaugurazione del cinema Corso di Piacentini, all' illustrazione e la grafica italiana ed europea, fino alla rappresentazione dei Balli Plastici che Depero mise in scena al Teatro dei Piccoli di Roma il 14 aprile 1918.  Questo breve ma significativo intervento critico fu tagliato dallo stesso Longhi al tempo della pubblicazione, nel 1961, del primo volume degli  Scritti Giovanili delle Opere Complete, dove ripubblicò solo parzialmente il suo lungo articolo del 1918, col nuovo titolo di  Illustratori francesi,  espungendo le parti che, a nostro avviso, sono le più vivaci e polemiche dell' intero testo. Il motivo di questo drastico taglio resta alquanto misterioso, quindi nel ripubblicare integralmente il testo longhiano intendiamo offrire  un nuovo contributo per meglio comprendere e ampliare il percorso critico di Roberto Longhi intorno agli anni Venti. Inoltre, il testo longhiano rimanda, con analoghe motivazioni critiche, a quanto avrebbe espresso contemporaneamente Raffaello Giolli intorno alla figura di Marcello Piacentini. Infine, la stroncatura senza appello dell’architettura di Piacentini, oltre al valore per la contestualizzazione della stessa opera piacentiniana, si rivela utile proprio per meglio comprendere quale fosse la posizione di Longhi nel suo momento cruciale di passaggio alla maturità critica.

Longhi 1918 and a “forgotten” essay on Marcello Piacentini

In 1918 Longhi began a collaboration with the nascent Roman periodical Rassegna Italiana, publishing an extensive critical essay in which he discusses current artistic manifestations, from the inauguration of Piacentini’s Cinema Corso, and Italian and European illustration and graphic art, up to the representation of ‘Balli Plastici’ staged by Depero at the Teatro dei Piccoli in Rome on April 14, 1918. This concise but significant critical statement was truncated by Longhi himself at the time of his 1961 publication of the first volume of the Scritti Giovanili in his Opere Complete, where he only partially republished his extensive essay of 1918 with the new title “Illustratori francesi”, expunging the parts that, in our view, are the most animated and polemical of the entire text. The motivation for this drastic cut remains somewhat obscure. Thus, in republishing Longhi’s original text in its entirety, it is our intention to offer a new contribution for a better and more comprehensive understanding of Roberto Longhi’s critical development in the period around the 1920s. Furthermore, and with analogous critical motivations, Longhi’s essay alludes to what Raffaello Giolli had likewise expressed regarding the figure of Marcello Piacentini. Finally, his harsh criticism of Piacentini’s architecture, besides its value for the contextualization of Piacentini’s work, reveals itself as useful for a better understanding of Longhi’s position at the crucial juncture of his passage to critical maturity.