Luca Creti: L’antico Palazzo Papale presso la Basilica di Santa Maria Maggiore. Storia, architettura e trasformazioni (Estratto dal fascicolo 24)

    

Il saggio ripercorre le trasformazioni subite nel corso dei secoli dall’antico Palazzo papale di Santa Maria Maggiore, del quale si sono oggi perdute quasi del tutto le tracce e il cui aspetto, nella fase architettonica riferibile probabilmente al riammodernamento realizzato alla metà del Quattrocento da Niccolò V, si può ricostruire solo attraverso l’esame dei pochi resti tuttora in situ, degli scarni documenti di archivio e, soprattutto, delle fonti iconografiche disponibili, più o meno dettagliate. Nello studio viene riservato molto spazio all’analisi della planimetria del piano nobile dell’edificio, attribuita ad Ottavio Mascherino e oggi conservata presso l’Archivio Storico dell’Accademia di San Luca. Redatto in una fase storica di notevole interesse, poiché precede di poco il radicale intervento di risistemazione urbanistica operato da Sisto V nella zona adiacente alla basilica liberiana − che conduce alla parziale demolizione del fronte nord-est del palazzo, rivolto verso il fianco destro della chiesa − il disegno funge infatti da indispensabile base di confronto con le immagini precedenti o posteriori alla fine del Cinquecento. Spartita quasi a metà dal tracciato della via Paolina e suddivisa, durante il pontificato di Paolo V, in più unità abitative autonome, la fabbrica deve l’attuale facies ai successivi interventi di ristrutturazione, gli ultimi dei quali sono stati eseguiti tra le ultime decadi del XIX e l’inizio del XX secolo.

The Early Papal Palace of the Basilica of Santa Maria Maggiore: History, Architecture and Transformations

The essay retraces the transformations undergone over the course of centuries by the early Papal Palace of Santa Maria Maggiore, almost all traces of which have been lost, and whose appearance in the architectural phase in all likelihood attributable to pope Nicholas V’s mid Fifteenth–century renovation can be reconstructed only by a study of the in situ remnants, a small number of archival documents and above all by the more or less detailed visual sources known to us.
In the present study, much space is reserved to the analysis of a ground–plan drawing of the piano nobile of the palace, attributed to Ottavio Mascherino and today conserved in the historical archives of the Accademia di San Luca. Prepared during an historical phase of remarkable interest, since it only slightly preceded the radical urban reorganization carried out under pope Sixtus V in the area adjacent the Liberian basilica — which led to the partial demolition of the north–eastern façade of the palace, facing the right flank of the church — the drawing serves as an indispensable basis of comparison with images preceding or post–dating the final years of the Sixteenth century.
Divided almost in half by the tract of the via Paolina and subdivided during the papacy of Paul V into several autonomous residential units, the building owes its present form to successive campaigns of renovation, the most recent of which carried out between the last decades of the 19th and beginning of the 20th century.