Fiorella Proietti: Il principe Vincenzo Giustiniani e il suo teatro nel Palazzo di Bassano (Estratto dal Fascicolo 25)

    

Nel 1957 il Bollettino d'Arte pubblicava un fascicolo dedicato al Palazzo Giustiniani di Bassano Romano, integrato poi nel 2006 e 2010 dagli studi relativi al giardino e alle antichità in esso contenute. Il Palazzo ospita al pianoterra un teatrino privato, realizzato in un vecchio magazzino fra il 1699 e il 1700, che conserva ancora un doppio ordine di palchetti lignei aventi conformazione planimetrica ad U, finora mai fatto oggetto di uno studio specifico.
Questo articolo sintetizza i risultati di un lungo lavoro di ricerca archivistica che ha consentito di ricostruire non solo le vicende del teatro, dalla nascita al suo inevitabile declino, ma anche sessanta anni circa di attività teatrale a Bassano precedente alla sua costruzione, inquadrandola nel contesto più ampio del teatro a Roma e nello Stato Pontificio nei secoli XVII e XVIII.
Il palco, inizialmente allestito a carattere provvisorio con architetture posticce, fu sostituito da un vero e proprio teatro stabile quando, per motivazioni personali e di carattere storico-sociale, il giovane principe Vincenzo Giustiniani decise di portare la sua piccola corte di Accademici dediti all’arte teatrale nel proprio feudo di campagna, abbastanza lontano dal controllo della censura papale di quegli anni. Le relazioni contabili di falegnami, scenografi, addetti all’illuminazione, sarti, accordatori di strumenti danno un’idea di quello che poteva essere all’epoca il lavoro di allestimento di uno spettacolo.

 Prince Vincenzo Giustiniani and his Theatre in the Palace of Bassano


In 1957 the Bollettino d’Arte published an issue devoted to the Palazzo Giustiniani in Bassano Romano, supplemented in 2006 and 2010 with the studies on its garden and the antiquities contained in it. On the ground floor in a former storage room, the palace hosts a private theatre realized in 1669–1700, which still conserves a two–story U–shaped row of wooden seats and has never before been the subject of a specific study.
The present article summarizes the results of extensive archival research that has made possible the reconstruction not only of the vicissitudes of the theatre from its creation to its inevitable decline, but also of almost sixty years of theatrical activity in Bassano prior to its construction, framing it in the broader context of theatre in Rome and in the Papal State during the seventeenth and eighteenth centuries.
The stage, originally an ephemeral structure created with temporary architecture, was replaced by a real, permanent theatre when the young prince Vincenzo Giustiniani, for personal reasons and motivations of a socio–historical nature, decided to transfer his small court of academicians dedicated to the art of theatre to his country manor, sufficiently distant from the control of papal censorship. The accounting records for carpenters, scenographers, lighting experts, costume designers, and musical instrument tuners give an idea of what was involved in staging a theatrical production at the time.