Maddalena Cima: Ludwig Pollak e il Museo Biscari di Catania (ESTRATTO DAL FASCICOLO 28)

    

Nel febbraio del 1925 Ludwig Pollak (1868-1943), archeologo di origine ceca, ebbe l’occasione di visitare il Museo Biscari di Catania, che a quell’epoca versava in un gravissimo stato di abbandono. Nel dicembre dello stesso anno scrisse una lettera alla Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, nella quale veniva denunciata con forza la gravità della situazione. Pollak dette inizio in questo modo a un’intensa attività scientifica sulla prestigiosa collezione catanese in stretta collaborazione con Guido Libertini: mentre quest’ultimo si dedicò prevalentemente allo studio delle raccolte archeologiche (oltre alle attività per l’acquisizione della collezione da parte del Comune di Catania e alla sua esposizione nel Castello Ursino), Pollak si occupò delle meno conosciute raccolte post-antiche. Il catalogo di Libertini fu pubblicato nel 1930, mentre il lavoro di Pollak, nonostante diversi annunci della pubblicazione, non vide mai la luce. Importanti documenti (manoscritti e dattiloscritti) finora inediti dell’archivio di Ludwig Pollak conservato a Roma nel Museo Barracco, testimoniano il grande impegno profuso dallo studioso praghese che si cimentò nell’analisi delle diversissime categorie di materiali artistici post-antichi raccolti da Ignazio Paternò Castello, Principe di Biscari, nel museo inaugurato nel suo Palazzo nel maggio del 1758.


Ludwig Pollak and the Museo Biscari in Catania

 

 

In February 1925, Ludwig Pollak (1868–1943), an archaeologist of Czech origin, paid a visit to the Museo Biscari in Catania, then in a serious state of neglect. In December of the same year, he addressed a letter to the Direzione Generale delle Antichità e Belle Arti, in which he forcefully denounced the gravity of the situation.
In this manner, Pollak began an activity of intensive research on the prestigious collection in close collaboration with Guido Libertini: while the latter focused chiefly on the study of the archaeological collections (besides his work for the acquisition of the collection on the part of the municipal government of Catania and its exhibition in the Castello Ursino), Pollak was occupied with the lesser–known post–antique objects in the museum. Libertini’s catalogue was published in 1930, but despite various announcements of publication, Pollak’s work never appeared.
Important documents (manuscripts and typescripts), up to now unpublished, in the Ludwig Pollak archive conserved in the Museo Barracco in Rome, testify to the strenuous efforts made by the Prague scholar in his undertaking to analyze the extraordinarily different categories of post–antique artistic
materials collected by Ignazio Paternò Castello, Prince of Biscari, and displayed in his palace museum inaugurated in May of 1758.