Francesca Fedeli: Il patronato Bardi nella Basilica di Santa Croce a Firenze.Nuove considerazioni sulla cappella dei Confessori

    

Questo studio introduce nuove considerazioni relative ai monumenti sepolcrali della cappella dei Confessori (o Bardi di Vernio) della Basilica di Santa Croce a Firenze. I due monumenti, che vennero eretti sotto il patronato della famiglia Bardi, videro l’operato di artisti quali Maso di Banco e Taddeo Gaddi.  L’analisi dei segni araldici presenti insistentemente nella cappella, il ritrovamento e la riconsiderazione di alcuni documenti, unitamente alla ricostruzione puntuale della sua sequenza costruttiva, inducono a credere di trovarsi di fronte a due cenotafi collettivi familiari, uno riservato agli uomini e l’altro destinato alle donne dei Bardi di Mangona, al cui ramo spettò la committenza. L’aver riconsiderato certi avvenimenti storici relativi ai contenziosi intercorsi tra il Comune di Firenze, i Bardi di Mangona e Maso di Banco, e l’aver chiarito la sequenza costruttiva della cappella, in base alle fonti archivistiche e all’analisi diretta, con i suoi affreschi e con i suoi apparati scultorei, è stato fondamentale per avanzare una nuova datazione.


Bardi Family Patronage in the Basilica of Santa Croce in Florence: New Considerations on the Cappella dei Confessori

This study presents new considerations on the sepulchral monuments of the Cappella dei Confessori (or Bardi di Vernio) in the Basilica of Santa Croce in Florence. Commissioned by the Bardi family, the monuments were decorated with frescoes by Maso di Banco and Taddeo Gaddi. An analysis of the omnipresent heraldic symbols in the chapel and the discovery and the reconsideration of several documents, together with a careful reconstruction of the execution chronology of the work, lead the author to propose that the two monuments represent collective family cenotaphs, one reserved for the male, the other for the female members of the Bardi di Mangona, the commissioning branch of the family.
The re–interpretation of historical events surrounding the dispute between the Florentine municipality, the Bardi di Mangona and Maso di Banco, together with a clarification of the execution chronology of the chapel and its decoration (frescoes and sculpture) based on archival sources and direct analysis, are fundamental to the revised dating advanced in the article.