Giampaolo Ermini: Un cancello trecentesco in ferro nel Duomo di Prato (Estratto dal Fasc. 33-34)

    

L’articolo tratta del cancello in ferro che chiude il fonte battesimale nella controfacciata destra del Duomo di Prato. Tale cancello reca un’iscrizione, la cui nuova trascrizione ha  reso possibile precisare che  fu realizzato nel 1349 (e non nel 1348) dagli artefici Giovanni e Ristoro, dei quali l’autore approfondisce identità e origine geografica. Il nicchione contenente il fonte battesimale fu, però, aperto nella controfacciata soltanto nel 1444. Attraverso la revisione delle testimonianze più o meno note (fonti documentarie, vecchie foto, manufatti affini), nonché l’analisi del contesto storico l’autore rimette in discussione le ipotesi riguardanti la provenienza del recinto (la Cappella Manassei e lo stesso battistero), sostenendo, invece, che il cancello fu eseguito in origine per essere collocato in altra posizione, ossia per chiudere il recinto della perduta Cappella “intermedia” della Cintola (realizzata non prima del 1346 e probabilmente completata nel settembre del 1350). Ricostruendo le caratteristiche formali originali della graticola l’autore dimostra, infatti, che essa chiudeva il livello inferiore della cappella e che la scelta del tipo di grata a recintare la cappella di Prato si può far risalire a una soluzione simile, adottata nel 1327 per la celebre Cappella di San Jacopo all’interno della cattedrale della vicina Pistoia. Quella pistoiese si pone, quindi, come modello per l’esistente Cappella della Cintola, la cui famosa cancellata in bronzo fu commissionata a Maso di Bartolomeo nel 1438. Nuovi elementi di conoscenza sono anche alcune testimonianze documentarie, finora inedite, relative al cantiere quattrocentesco del Battistero.

A fourteenth century iron gate in Prato’s Cathedral

This paper discusses the iron fencing that encloses the baptismal font just inside on the right when you enter Prato’s Cathedral. The fencing is signed and dated. There has been a new interpretation of the signature, deciding that the actual date is 1349 (not 1348). The makers’ names are Giovanni and Ristoro, whose identity and geographical origins are discussed here. The niche for the baptismal font was opened on the inner wall of the church front in 1444. By studying overlooked or lesser known material evidence, documentary sources, old photos, comparable artefacts, and an analysis of their historical context, the article questions previous hypotheses on the original provenance of the fence (the Manassei Chapel; the baptistery itself). Instead it argues that it was made for a different site. This would have been the two–storey “intermediate” Chapel of the Virgin’s belt (built no earlier than 1346, and possibly completed by September 1350; now lost). The belt is Prato’s most important relic. Its form repeats some of the original features of the grill fencing the chapel’s lower storey. It is likely that the use of a grill for Prato’s chapel owes itself to a similar solution adopted in 1327 for the Chapel of the Cathedral of San Giacomo in Pistoia, and that, in turn, it served as a model for the extant Chapel of the Virgin’s belt, whose famous bronze fence was commissioned for Maso di Bartolomeo in 1438. In the final paragraph some unpublished documents are discussed recording works done on the baptistery in 1444.