Giorgio Rolando Perino: La tecnica costruttiva di due polittici gaudenziani a confronto

    

Il confronto della tecnica esecutiva di due polittici di Gaudenzio Ferrari (Arona, chiesa di Santa Maria Nuova e Novara, chiesa di San Gaudenzio) ha evidenziato strette analogie, sia dal punto di vista costruttivo delle tavole dipinte, che di quello della cornice, compresi gli apparati decorativi. Allargata la ricerca ad altri polittici eseguiti da pittori diversi e in anni distanti fra di loro, sono risultate evidenti strette analogie, per le parti decorative, in particolare, con il polittico di Arona. Il rilievo del sistema costruttivo di tutte le parti delle cornici ha messo in evidenza una certa serialità nell’esecuzione di alcuni elementi, in particolare per le semicolonne e le decorazioni di alcuni fregi delle trabeazioni. Si è potuto quindi ipotizzare che la carpenteria di una serie di polittici sia da attribuire alla bottega dei Giovenone. Mentre l’analisi del polittico di Cerano di Sperindio Cagnoli (collaboratore di Gaudenzio Ferrari) segue modelli compositivi differenti, ed ha una carpenteria completamente diversa rispetto ai due polittici gaudenziani analizzati.


A comparison of the construction techniques for two Gaudenzian polyptychs

The techniques used to construct two polyptychs by Gaudenzio Ferrari have been compared. One can be found in the church of Santa Maria Nuova in Arona, the other in the church of Santa Maria Nuova in Novara. There are close similarities, both in the construction of the painted panels and their frames, as well as in the decorative elements. Broadening the research to other polyptychs painted by diverse artists over the years close similarities to the Gaudenzian one in Arona came to light. This was particularly true of the decorative elements. Unravelling the system used to put together the various parts of the frame revealed a kind of serial production process in the manufacture of some elements, particularly the half columns and the decoration of some of the friezes on the frame moulding itself. It seemed probable that the carpentry of a series of polyptychs by different artists was at the hands of a single workshop, that of the Giovenone. Analysis of a polyptech in Cerano by one of Gaudenzio Ferrari’s collaborators, Sperindio Cagnoli, revealed a completely different carpentry technique to the two Gaudenzian ones.