Roberta Salibra: Una lekythos “calcidese” con Gorgone e Pegaso dalla necropoli di Friscolaro a Camarina

    

Il contributo è dedicato alla lekythos a figure nere inv. 7163, rinvenuta nella tomba 809 della necropoli arcaica di Rifriscolaro a Camarina, che qui si propone di attribuire alla produzione “calcidese” e nello specifico al Gruppo della Coppa di Phineus. Si tratta di un pezzo unico sia per la forma sia per la raffigurazione: ci permette di acquisire una forma finora non attestata nel repertorio calcidese e del tutto integra. Il pezzo si caratterizza per la buona qualità tecnica, la policromia a contrasto, i temi rari e ricercati trattati utilizzando uno stile particolare, eclettico e altamente decorativo. La lekythos viene considerata nel suo contesto di rinvenimento, dando spazio sia alla trattazione dei dati di scavo della sepoltura in cui fu rinvenuta, sia all’analisi della campagna di scavo del 1975 (direzione scientifica di Paola Pelagatti) con documentazione finora inedita. A conclusione del lavoro è un aggiornamento topografico su tutte le campagne di scavo nella necropoli arcaica di Rifriscolaro, e un rimando agli articoli su Camarina (e su alcuni reperti significativi dalla stessa) già editi nel Bollettino d’Arte.

A Calcidean lekythos decorated with a Gorgon and Pegasus from the Rifriscolaro area of the Camarina burial site

This paper is dedicated to the black figure lekythos catalogued as inv. 7163 found in Grave 809. The grave dates to the Archaic Period on the Rifriscolaro area of the Camarina burial site. It is thought to be of Calcidean production, falling within the Phineus Cup Group. It is unique for both its form and decoration. A form that was previously unclassified in the field of Calcidean pottery production. It stands out for technically being well made and its singularly rare decoration. The contrasting polychromatic motif touches on rare and unusual themes, depicted in a distinct, eclectic and highly decorative style.
The
lekythos is discussed within the context in which it was found. Both the archaeological record from Grave 809 by itself, and the 1975 excavation of the site as a whole is taken into account. Some as yet unpublished documents from the site directed by Paola Pelagatti is presented. The paper rounds off with an updated plan of all the archaeological excavations of the Rifriscolaro Archaic Period burial ground. There is also a list of all published articles on Camarina (including its important finds) that have appeared in the Bollettino d’Arte in the past.