Giulia Ceriani Sebregondi: Un doge sui ponteggi: i libri dei conti di fabbrica del Palazzo Donà dalle Rose a Venezia (estratto dal fascicolo 37-38)

    

Un utile punto di partenza per cercare di comporre una storia del costruire a Venezia tra XVI e XVII secolo, sono i trattatisti d’area veneta del periodo, come Sebastiano Serlio, Daniele Barbaro, Andrea Palladio, Giovanni Antonio Rusconi, Vincenzo Scamozzi, Giuseppe Viola Zanini, Francesco Sansovino, e anche alcuni manuali del XIX secolo, sempre d’area veneta, come quelli di Francesco Milizia, Daniele Danieletti, Nicola Cavalieri-San Bertolo, Francesco Lazzari, Antonio Clementini. Tuttavia, per ricostruire con maggior completezza la storia costruttiva di un periodo o di un’area geografica, è indispensabile partire da casi di studio particolarmente documentati nelle carte d’archivio e di edifici poco manomessi o trasformati, per i quali è possibile l’osservazione diretta della materia storica. Il saggio si concentra dunque su Palazzo Donà dalle Rose alle Fondamenta Nuove a Venezia (1610-1612), documentato da un fondo archivistico molto ricco e completo relativo ai conti di fabbrica, di pugno del committente stesso, il doge Leonardo Donà (r. 1606-1612), conservato presso l’archivio privato della famiglia. Della ricostruzione complessiva del cantiere Donà basata su tale documentazione archivistica si approfondiscono in questa sede: l’uso del legno (con particolare riferimento a fondazioni, solai e carpenteria di copertura), quello del ferro ( chioderia), e l’organizzazione del lavoro ( contratti, salari, costi).


A Doge up the scaffolding: the account books for the construction of Palazzo Donà dalle Rose in Venice


A fine starting point when trying to piece together of building techniques in Venice between the sixteenth and seventeenth centuries are the treatises of those working in the area at the time. These include Sebastiano Serlio, Daniele Barbaro, Andrea Palladio, Giovanni Antonio Rusconi, Vincenzo Scamozzi, Giuseppe Viola Zanini and Francesco Sansovino. Some nineteenth century manuals, from the same area, are also useful. Their authors include Francesco Milizia, Daniele Danieletti, Nicola Cavalieri–San Bertolo, Francesco Lazzari and Antonio Clementini. However, to be able to reconstruct in greater depth the building techniques used during a set period or geographical area, particularly documented case studies need to be found in the archives. On top of the written record, these case studies mustn’t have been subjected to much alteration over time. This paper focuses on Palazzo Donà dalle Rose in Venice’s Fondamenta Nuove (1610–1612). There is a particularly rich and complete selection of archive material for the building in question. This includes the account books from during its construction, kept by man who commissioned the building, the Doge Leonardo Donà (r. 1606–1612). These documents, still housed in the family archives, have made it possible to piece together in detail the Donà building site. This paper focuses in particular on the use of timber, with special reference to the foundations, floors and roofing, the use of iron and the workforce, with constracts, salaries and labour costs.