Fabrizio Lollini: La Promissione dogale di Leonardo Loredan all’Archiginnasio di Bologna (estratto dal Fascicolo 39-40)

    

Presso la Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio di Bologna è conservato l’inedito ms. A 2842, che già dalla prima carta mostra di appartenere a una tipologia particolare di codici, i cosiddetti “dogali” veneziani, cioè quei manoscritti pubblici e istituzionali legati al doge, la massima autorità della Repubblica Serenissima. Nello specifico, si tratta della promissione dogale di Leonardo Loredan, databile tra il 1501 e il 1502. La sua decorazione, che raffigura un frontespizio architettonico, è realizzata da una mano affine a quella del Secondo Maestro del Messale Grifo, che gli studi ricostruiscono come uno dei principali protagonisti della miniatura veneziana tra XV e XVI secolo. Il ms. W486 del Walters Art Museum di Baltimora, contenete la cronaca dell’insediamento di Loredan, è decorato, pur con un apparato illustrativo minimale, dalla stessa mano. E anche il ms. W479 della medesima raccolta, contenente questa volta un suo panegirico elogiativo, è arricchito da miniature dell’anonimo artista. Purtroppo, ancora ignote sono invece le vicende che hanno portato questi codici nelle loro attuali sedi.


The Promissione dogale of Leonardo Loredan housed in Bologna’s Archiginnasio

 

The as yet unpublished manuscript ms. A 2842 is housed in the City Library of the Archiginnasio in Bologna. From the very first page it appears to be written in a particular type of Venetian code, known as Promissione dogale. These were public and institutional manuscripts penned by the Doge, the highest authority of the Republic of Venice, La Serenissima. This particular document dates to between 1501 and 1502. It is a Promissione for Leonardo Loredan. The frontispiece is decorated with illustrations of architectural elements. The artist’s hand is similar to that of the Second Master of the Grifo Missal. Said artist is considered by scholars to be one of the leading lights in the production of Venetian miniatures between the fifteenth and sixteenth centuries. The ms. W486 manuscript housed in the Walters Art Museum in Baltimora contains a description of Loredan’s investiture. The minimalist decoration is by the same hand. The ms. W479 manuscript in the same batch is richly decorated with miniature illustrations by the same artist. The latter document contains a eulogistic panegyric. Unfortunately, it is as yet unclear how these codices made their way to their current home.