GABRIELE QUARANTA: Simone Cantarini: un’antiporta per Angelico Aprosio e altri disegni a tema tassiano (estratto dal Fascicolo 41)

    

Il pamphlet moralistico Lo Scudo di Rinaldo, overo lo specchio del disinganno, pubblicato a Venezia nel 1646 dal poligrafo agostiniano Angelico Aprosio, detto “Il Ventimiglia”, è corredato di una bella antiporta, incisa da Giovanni Georgi su disegno di Simone Cantarini. Passata fin qui inosservata, l’antiporta mostra un interessante caso di allegorizzazione di un episodio narrativo (T. Tasso, Gerusalemme Liberata, c. XVI) e può essere collegata ad una serie di disegni del Pesarese — in particolare due, conservati oggi a Stoccolma e a Rio de Janeiro — che ne mostrano il processo di elaborazione e progressivo raffinamento. La ricostruzione della inventio operata dal Cantarini apre alla questione dei suoi rapporti con Aprosio e con i letterati contemporanei, attraverso cui dovette ottenere la commissione, ma soprattutto invita a una riconsiderazione della sua produzione grafica, nella quale non è difficile reperire altri disegni ispirati al poema tassiano.


Simone Cantarini: A frontispiece for Angelico Aprosio and other drawings with a Tasso theme


The moralistic pamphlet Lo Scudo di Rinaldo, overo lo specchio del disinganno was published in Venice in 1646 by Angelico Aprosio, known as “Il Ventimiglia”. Its fine frontispiece was engraved by Giovanni Georgi, following a design by Simone Cantarini. Until now it’s gone unnoticed. The frontispiece depicts an episode from the sixteenth century narrative Gerusalemme Liberata by T. Tasso. Interestingly, the artist allegorises the episode. It can be associated with a series of drawings by Cantarini, two in particular. One is in Stockholm, the other Rio de Janeiro. They display a process of elaboration and progressive refinement. Cantarini’s reconstruction of inventio raises the question as to his relationship with Aprosio and fellow men of letters of the time. It must have been through them that he won the commission. Most of all it calls for a revaluation of his drawings, amongst which it’s not hard to find others inspired by Tasso’s poem.