Laura Gigli: Bartolomeo Lupardi si racconta nel programma architettonico e decorativo del prospetto della sua casa

    

Il prospetto della casa di via di Parione 104 (oggi del Governo Vecchio) racconta di un uomo di umili natali, Bartolomeo Lupardi, divenuto editore e stampatore di successo, che è stato in grado di innovare lo spirito dei suoi tempi rispetto ai quali si è posto come protagonista e non semplice comparsa di una storia scritta e indirizzata da altri poteri che non consentivano l’emancipazione individuale. Un uomo che ha scelto di impiantare la sua attività sul campo agonale, dove si era radicata l’arte della stampa, il più idoneo quindi a garantire il successo della sua impresa di cui è testimone la realizzazione della sua casa oggi resa nuovamente visibile dopo il restauro del prospetto avvenuto nel 2015. Un uomo che ha cambiato le modalità rappresentative del suo status con la specificità di una invenzione culturale pensata non tanto per sé, ritenendosi forse persino appagato dalla fortuna economica raggiunta, quanto per la sua discendenza alla quale ha consentito di porsi in rapporto dialettico con la struttura sociale dominante grazie all’invenzione di una mitografia del tutto nuova, incardinata nella scienza giuridica, a testimonianza dei massimi traguardi culturali perseguiti e conquistati nell’ambito della disciplina dal figlio Andrea, riconoscendo in essa lo strumento di emancipazione che tramite gli studi ha permesso al suo erede di sovvertire il destino della nascita.

Bartolomeo Lupardi bares his soul in the architectural and decorative facade of his home

 

The facade of 104 Via di Parione (today’s Via del Governo Vecchio) speaks of a man of humble origins, Bartolomeo Lupardi, who went on to become a successful publisher and printer. He was capable of innovating the spirit of his times, against which he pitted himself, unwilling to remain a bystander in a world whose script was being dictated by the powers that be, curtailing any desire for individual freedoms. This was a man who had chosen to anchor his activity in the hostile world rooted in the art of publishing. This was the right place to guarantee success in his life mission. An expression of this success was the construction of his house. After the restoration of its facade in 2015 his choice of flaunting his achievement can once again be admired. It’s the manifestation of a man who had changed the way in which social standing could be represented. This was a specific cultural innovation not so much for himself, considering the fact that for him his accrued economic fortune was enough satisfaction in itself, but more for his descendents. He managed to give them the opportunity to stand on level ground with the dominant social structures, thanks to his invention, from scratch, of a new mythography, hinged on legal science. Evidence of this can be seen in the enormous cultural objectives followed and reached in the field by his son Andrea, recognising his studies as a means of emancipation, overturning what could have been his destiny at birth.