Lorenza Mochi Onori, Angela Cerasuolo, Marina Santucci: La ‘Madonna del Divino Amore’ e la ‘Madonna della gatta’ del Museo di Capodimonte: indagini scientifiche e nuovi studi (Estratto dal fascicolo 9)

    

Si presenta in questo articolo l’esito di una campagna di indagini compiute su due dipinti del Museo di Capodimonte di Napoli, provenienti dalla collezione Farnese, la ‘Madonna del Divino Amore’ e la ‘Madonna della Gatta’, dalla critica variamente attribuiti a Raffaello o ai suoi allievi e che oggi, dalla maggior parte degli studiosi, sono attribuiti il primo a Giovan Francesco Penni, il secondo a Giulio Romano.
Dalla riflettografia sui dipinti, mai finora eseguita, sono emersi elementi di grande interesse, utili a stimolare nuovi studi. Soprattutto nella ‘Madonna del Divino Amore’, dove la riflettografia ha rivelato un sottostante sconosciuto disegno preparatorio della composizione, certamente di mano di Raffaello. Il disegno è infatti molto ben definito, di grande qualità, con alcune parti che sembrano trattate anche pittoricamente, come lo splendido brano di paesaggio, un corso d’acqua con barche e ponticelli, sul quale si affaccia una loggia aperta delimitata da una balaustra tornita, un livello di disegno così alto, da ritenersi certamente di mano del maestro.
L’iniziale composizione fu successivamente modificata al momento dell’esecuzione del dipinto; i cambiamenti più eclatanti riguardano l’eliminazione di buona parte dello splendido paesaggio con balaustra, per inserirvi la figura del San Giuseppe; altre consistenti modifiche interessano la Sant’Elisabetta e il San Giovannino.
La scoperta di questo disegno può rimettere in discussione la paternità del dipinto stesso, e si può suggerire, secondo le autrici un alto grado di autografia anche per l’esecuzione stessa dell’opera, corroborando di nuovi elementi le opinioni di alcuni critici che recentemente hanno assegnato nuovamente l’opera a Raffaello stesso.
Anche per la ‘Madonna della
Gatta’, la riflettografia ha messo in luce un sottostante disegno, seppur solo parzialmente conservato, che deve indurre a nuove riflessioni.
Un’anticipazione di queste scoperte è stata data in occasione di un convegno su “Raffaello a Roma: gli ultimi anni”, tenutosi al Museo del Louvre, il 25 giugno 2011. Tali scoperte hanno destato molto interesse tra gli studiosi presenti.


The ‘Madonna del Divino Amore’ and the ‘Madonna della Gatta’ in the Museo di Capodimonte: scientific analyses and new studies

The article presents the results of investigations conducted on two paintings in the Museo di Capodimonte at Naples, both with a provenance from the Farnese collection: the ‘Madonna del Divino Amore’ and the ‘Madonna della Gatta’. Both paintings have been variously attributed to Raphael or to one of his pupils. Today most art historians attribute the former to Giovan Francesco Penni, and the latter to Giulio Romano.
Findings of great interest, and useful for stimulating fresh studies, emerged from the reflectography carried out for the first time on the two paintings. This is especially the case in the ‘Madonna del Divino Amore’, where the reflectography revealed an unknown preparatory drawing below the composition, which is undoubtedly by the hand of Raphael. The drawing is very well defined, of high quality, with some parts that seem treated even pictorially, such as the splendid passage of landscape, a watercourse with boats and little bridges, overlooked by an open loggia delimited by a moulded balustrade. So high is the quality of drawing as to enforce the conclusion that it is by the hand of the master himself.
The initial composition was later modified during the actual process of painting the picture. The most striking of these changes is the elimination of a good part of the magnificent landscape with the balustrade, in order to insert here the figure of Saint Joseph. Other substantial changes were made to the figures of Saint Elizabeth and the infant Saint John the Baptist.
The discovery of this drawing may cast doubt on the painting’s attribution, or re–open the question to renewed discussion. The authors suggest that a high degree of autograph status can be claimed for the execution of the painting itself; they corroborate with fresh evidence the opinions of some art historians who have recently re–assigned the work to Raphael himself.
Also in the case of the ‘Madonna della Gatta’, the reflectography has revealed an underlying drawing, albeit only partially preserved, which must prompt renewed reflection.
An anticipation of these discoveries was given during a conference on "Raphael in Rome: the last years", held at the Musée du Louvre, on 25 June 2011. They aroused a good deal of interest among the scholars present.