Micaela Antonucci: Il Lido di Roma come Cannes e Coney Island: i progetti per Castelfusano da Marcello Piacentini a Pier Luigi Nervi

    

Lo scoppio della Seconda guerra mondiale e il fallimento del grande progetto per l’E42 hanno lasciato sulla carta buona parte degli ambiziosi e monumentali progetti del regime fascista per lo sviluppo di Roma verso il mare.
Nel corso del secondo Novecento, questo significativo comparto urbano si è sviluppato rapidamente e massicciamente, spesso attraverso un’urbanizzazione caotica e incontrollata, dando corpo a una sorta di «città-non città» che si divarica dall’EUR verso il mare, innervandosi sulle grandi direttrici territoriali costituite dal fascio via del Mare/via Ostiense/ferrovia Roma–Lido e della via Cristoforo Colombo. Un territorio densamente edificato, ora in nuclei più compatti, ora in aree più sfrangiate e irregolari, con le uniche grandi “macchie verdi” della pineta di Castelfusano e della riserva naturale di Castel Porziano.
L’area di Castelfusano (o Castel Fusano) costituisce, insieme ai nuclei di Ostia e dell’EUR, uno dei poli principali di questo settore urbano: ma, rispetto agli altri due, ha sinora avuto relativamente poca attenzione e mancano ancora degli studi sistematici sul suo ruolo strategico nella storia dello sviluppo del litorale romano nel corso del Novecento.
Se l’insediamento di Ostia nasce come “borgata marina” per poi divenire nel corso dei decenni un quartiere residenziale, l’area di Castelfusano ha da sempre avuto un’identità fortemente caratterizzata dalle presenze archeologico–naturalistiche, rimasta sostanzialmente preservata fino agli anni Trenta del Novecento. Dalla fine dell’Ottocento e per tutto il secolo successivo, numerose proposte si sono susseguite per trasformarla in un polo balneare–ricreativo dedicato al loisir per un ceto medio–alto, con uno sguardo ai modelli europei e statunitensi.
Molti dei più importanti architetti italiani — da Marcello Piacentini a Luigi Moretti, da Adalberto Libera a Pier Luigi Nervi — hanno presentato i loro progetti per Castelfusano: ma nessuno di questi è stato realizzato, lasciando ancora irrisolto il destino di quest’area nelle trasformazioni del litorale ostiense.

Rome’s Lido like Cannes and Coney Island:
planning projects for Castelfusano from Marcello Piacentini to Pier Luigi Nervi


The outbreak of the Second World War and the collapse of the immense E42 project meant that most of the ambitious and monumental projects that the Fascist Regime had in mind for Rome’s expansion towards the coast stayed on the drawing board.
In the second half of the twentieth century this significant slice of potential building land was rapidly and intensively developed. Often this new urban sprawl was chaotic and without planning permission. The area became a sort of “city within the city”, stretching from EUR towards the coast. The new buildings clung to the infrastructure put in place during the Fascist period, three main roads, Via del Mare, Via Ostiense and Via Cristoforo Colombo, and the Roma–Lido railway line. The area is densely built up, some spots more compacted, others less so, the only two large green oases being the Castelfusano pinewood and the Castel Porziano nature reserve.
Castelfusano (or Castel Fusano), along with Ostia and EUR, is one of the main centres of this part of the cityscape. But unlike the other two, so far, it hasn’t been paid much attention and there has still been no systematic research into its strategic importance in the history of the city’s expansion towards the coast during the 1900s.
While Ostia was born as a seaside resort, transformed over the years into a residential quarter, Castelfusano’s development had always been heavily influenced by its nature reserve as well as the archaeological remains present. The latter had remained mainly untouched until the 1930s. From as early as the late 1800s, and on throughout the following century, numerous ideas were put forward. The hope was to transform it into a seaside resort for the pleasure of the middle to upper classes, along European and US lines.
Many of Italy’s top architects, from Marcello Piacentini to Luigi Moretti, Adalberto Libera to Pier Luigi Nervi, presented projects for Castelfusano. None were put in place, leaving still unresolved the fate of this spot along the Ostian coastline.