Fabrizio Di Marco: Ignazio Guidi e la Scuola Fratelli Eugenio e Giuseppe Garrone

    

Il contributo inquadra sinteticamente la figura dell’architetto Ignazio Guidi (1904–1978), dalla formazione e la breve carriera universitaria con Vincenzo Fasolo alla sua attività come architetto del Governatorato di Roma fino al 1937, esplicatasi principalmente con progetti di asili, scuole, edifici di servizio e di assistenza sanitaria. La sua salda collaborazione con Cesare Valle, sviluppata già negli anni Trenta, toccherà il vertice con i piani di Carbonia e di Addis Abeba, occasioni dove svilupperà ancora progetti di edifici scolastici, tipologia che Guidi affrontò ripetutamente negli anni Trenta, tra concorsi e progetti realizzati, ricevendo numerosi apprezzamenti dalla critica contemporanea.
Sulla base di documenti inediti si analizzano le vicende dell’aggiudicazione dell’appalto e del progredire del cantiere della Scuola Fratelli Garrone, soffermandosi sulle caratteristiche tipologico–funzionali e tecnico–costruttive del plesso scolastico. In tale contesto si individuano possibili tangenze e nessi con analoghi esempi in Italia e all’estero, all’epoca oggetto di approfonditi studi e pubblicazioni di Gaetano Minnucci, figura che influenzò Guidi in alcune scelte distributive e tecnico–costruttive adottate nella scuola di Ostia, in collegamento anche con la contemporanea progettazione della Città Universitaria di Roma.Dopo il generale apprezzamento dell’edificio scolastico di Guidi, Agnoldomenico Pica e Giuseppe Pagano Pogatschnig contribuiranno a far circolare a livello internazionale la sua opera. Nel 1936, nella mostra Architettura italiana curata per la VI Triennale di Milano, Pica inserisce sei edifici scolastici: le scuole di Libera a Trento, di Clausetti e  Romano a Lecco, di Guidi a Ostia, di De Renzi a Fano, di Paniconi e Pediconi a Salonicco, di Cosenza a Napoli. La Fratelli Garrone viene esposta accanto ai villini Tirrena di Libera, a conferma del ruolo di laboratorio del “Moderno” che Ostia riveste nella cultura architettonica italiana degli anni Trenta. L’anno seguente Pagano torna a sottolineare il valore degli edifici scolastici dell’architetto romano nel celebre articolo Tre anni di architettura in Italia, pubblicato in Casabella, rimarcando nelle sue soluzioni progettualiuna spiccata “preparazione per risolvere i bisogni reali della vita moderna”.


Ignazio Guidi and the Scuola Fratelli Eugenio e Giuseppe Garrone

The paper outlines the principal features of the professional life of the architect Ignazio Guidi (1904–1978), from his brief university career alongside Vincenzo Fasolo to his work as the Governor of Rome’s personal architect, up to 1937. His work focused on projects for kindergartens, schools, public offices and medical facilities. During the 1930s he cultivated a close tie with Cesare Valle, which climaxed in the plans for Carbonia and Addis Ababa. Here Guidi developed further projects for schools, a theme constant to his work during the 1930s, between those that remained on the drawing board and actual completed works. His work was widely appreciated by the critics of the time.
Working from unpublished documents, the process of assigning the contract and the supervision of the construction of the Fratelli Garrone School has been analysed. Particular attention has been given to the typological/functional characteristics of the school complex. In this light, any possible tangencies or links with similar examples both in Italy and abroad have been sought out. At the time, these were the subject of detailed research and publications by Gaetano Minnucci. Guidi was influenced by Minnucci’s ideas in some of his choices for the layout of the school in Ostia, as well as the selection of technical construction techniques. At the same time, the Rome University campus was being planned. Following widespread appreciation of Guidi’s work on the school building, Agnoldomenico Pica and Giuseppe Pagano Pogatschnig went on to push his work on an international level. Six school buildings were put on display by Pica in the 1936
Architettura italiana exhibition as part of the VI Triennale of Milan. Those on display were Libera’s in Trento, Clausetti and Romano’s in Lecco, Guidi’s in Ostia, De Renzi’s in Fano, Paniconi and Pediconi’s in Salonicco and Cosenza’s in Naples. The Fratelli Garrone School was exhibited alongside Libera’s Tirrena townhouses, echoing Ostia’s role as an experimental workshop for the “Modern” side of Italian architectural culture in the 1930s. The following year the importance of Guidi’s school architecture was once again pointed out by Pagano in a famous article, Tre anni di architettura in Italia (Three years of architecture in Italy). Published in Casabella, an architectural magazine. Pagano observed in the Roman architect’s cutting edge draughting solutions a “competence to resolve the real needs of modern living”.