Marco Fasolo: La Colonia Marina Vittorio Emanuele III

    

La Colonia Marina Vittorio Emanuele III prende origine dal Piano Regolatore proposto dall'Associazione Artistica fra i Cultori di Architettura a Roma nel 1916 che segue il primo del Comitato Pro Roma Marittima (1911). Nel Piano presentato dai Cultori e concepito dagli architetti Gustavo Giovannoni, Marcello Piacentini, Vincenzo Fasolo, Lucio Passarelli e marcello Petrignani era prevista, tra l'atro, l'edificazione di una colonia per bambini bisognosi di cure elioterapiche. La progettazione fu affidata a Piacentini e i lavori furono ultimati nel 1920, successivamente si rese necessario un suo ampliamento anche per combattere la tubercolosi.
La realizzazione del progetto di questa seconda colonia fu affidata a Vincenzo Fasolo nel 1926 che proprio in quell'anno si stava dedicando all'edificazione di un altro suo intervento a Ostia: il Palazzo della Delegazione Municipale (realizzato tra il 1924 e il 1928). I lavori della nuova colonia iniziarono nel 1927 e furono ultimati nel 1930. Il nuovo edificio doveva rispondere a varie esigenze che sono perfettamente rispettate nella concezione progettuale della colonia. In questo progetto, come in quello della Delegazione si ritrova il pensiero progettuale di Fasolo che l'architetto aveva potuto esprimere anche in altri edifici adibiti all'educazione come le varie scuole da lui progettate e realizzate a Roma negli anni 1920–1928 quando prestava servizio presso l'Ufficio del Governatorato.

Lo stile architettonico della colonia di Fasolo rispecchia il gusto del suo progettista caratterizzato da una visione romantica basato su materiali stilistici della tradizione rivisitati e originalmente reinterpretati.

  
                                                               The Vittorio Emanuele III seaside colony


The
Colonia Marina Vittorio Emanuele III was born of the general urban development plan proposed by the Associazione Artistica fra i Cultori di Architettura in Roma in 1916. This proposal followed a first one by the Comitato Pro Roma Marittima in 1911. The Associazione Artistica plan presented by the Cultori was conceived by the architects Giovannoni, Piacentini, Fasolo, Passarelli and Petrignani. It consisted of a plan to build a children’s colony for those in need of heliotherapeutic care. The design was entrusted to Piacentini and the construction was completed in 1920. An extension was later necessary for those struggling with tuberculosis.
The project for this second colony was entrusted to Vincenzo Fasolo in 1926. At the time he was busy on another construction in Ostia: the Palace of the Municipal Delegation (between 1924 and 1928). Construction of the new colony began in 1927 and was completed in 1930. The new building had to respond to various needs that are perfectly respected in its design concept. In this project, as in that of the Delegation, we can read Vincenzo Fasolo thoughts on design. His architectural temperament can be seen in the various school buildings he designed and built in Rome in the years 1920–28, when he lent service at the Governorate Office.
The style of Fasolo’s colony reflects the taste of its architect, characterised by a romantic vision based on traditional stylistic materials revisited and reinterpreted in an original fashion.