Angelo Bottini: Archeologia e metropolitane a Roma: qualche considerazione

    

(Estratto dal Volume Speciale: ARCHEOLOGIA E INFRASTRUTTURE. IL TRACCIATO FONDAMENTALE DELLA LINEA C DELLA METROPOLITANA DI ROMA: PRIME INDAGINI ARCHEOLOGICHE)

Partendo dalla parallela evoluzione della normativa italiana di tutela e della riflessione teorica in direzione del concetto di “archeologia preventiva”, si riassumono le linee–guida di carattere generale, improntate, oltre che ai principi inderogabili della tutela del patrimonio storico–culturale, al concetto di leale collaborazione fra istituzioni e di contenimento della spesa, ed i termini dell'attività svolta dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, sulla scorta dell'esperienza maturata nel corso degli ultimi decenni, in funzione della costruzione della Linea C della metropolitana di Roma.
Si illustrano quindi da un lato i punti di maggiore criticità (che hanno indotto alcuni importanti pronunciamenti del Comitato tecnico–scientifico per i beni archeologici), dall'altro le occasioni di avanzamento della conoscenza che ne sono scaturite nel corso degli scavi condotti per la prima fase dei lavori, specie per quanto riguarda l'area centrale, dalla zona di piazza Venezia al Campo Marzio.

 

Archaeology and metropolitana of Rome: some preliminary remarks

Starting out from the parallel evolution of Italian legislation on the protection of the archaeological heritage and theoretical reflection on the concept of “preventive archaeology”, the author first sums up the general guidelines and inalienable principles for the protection of the historical and cultural heritage. He then discusses the concepts of close collaboration between the institutions and of cost effectiveness, and, in particular, the terms of reference of the role played by the Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, based on the experience it has gained in recent decades, with particular reference to the construction of Line C of the metropolitana of Rome.
The author then describes the most critical points (which have prompted some important pronouncements of the government advisory body, the Comitato tecnico–scientifico per i beni archeologici) and the opportunities for advancing our archaeological and topographical knowledge of Rome that emerged during the excavations conducted during the first phase of the work, especially in the central area, from Piazza Venezia to the Campo Marzio.