RASSEGNA BIBLIOGRAFICA SULLA DIDATTICA. Didattica del museo e del territorio: 1991-1995 (Allegato al n. 91, 1995)

    

Introduzione
Il presente lavoro è la continuazione di due precedenti quaderni, pubblicati nel 1990 e nel 1992 dagli Editori Palombi in una collana dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Roma, che nell’insieme costituivano una rassegna di bibliografia sulla didattica musEale in Italia a partire dagli anni ’50. Questo quaderno si propone di aggiornare la bibliografia al periodo 1991-1995, segnalando tuttavia anche testi del periodo precedente particolarmente significativi, mancanti delle prime edizioni.
L’intento rimane il medesimo: consentire una circolazione di informazioni sulla didattica museale e del territorio per favorire la possibilità di utilizzare un patrimonio di esperienze, in alcuni casi consolidate e di alta qualità, specialmente da parte di chi intende iniziare nuove sperimentazioni in questo ambito.
Per facilitare questo obiettivo e una consultazione più rapida, si è modificata la struttura della Rassegna, suddividendo le pubblicazioni le pubblicazioni segnalate nella seconda parte secondo la tipologia del museo.
Il quaderno si apre con una sezione dedicata ai Convegni, che sono ripresi dopo una pausa di quinquennio; seguono due sezioni dedicate alle monografie e agli articoli; la parte più ampia della rassegna riguarda le pubblicazioni dei musei (comprendendo anche materiali “poveri”, stampati in proprio o inediti). Particolarmente numerose quelle prodotte dai musei artistici e archeologici; in aumento anche quelle dei musei scientifico-naturalistici, con un taglio spesso divulgativo più che strettamente didattico-operativo.
Nell’insieme il dato più significativo che emerge, a confronto con i precedenti quaderni, è la minore presenza di testi teorici e di un maggior numero di pubblicazioni nate da progetti e sperimentazioni, quasi si sentisse soprattutto l’esigenza di tradurre in operatività il dibattito più intenso negli anni passati. Difficile dire se si tratti di una nuova tendenza: è certo però che le pubblicazioni esaminate testimoniano volontà di operare nell’ambito della didattica da parte dei musei di recente istituzione e di musei che hanno riaperto al pubblico le loro collezioni dopo in periodo di chiusura per restauri, come se si volesse dare un segno di iniziale o rinnovato impegno civile.
Si è dunque assistito ad una diffusione maggiore delle esperienze didattiche: rimane tuttavia inalterato il problema di fondo, e cioè il carattere ancora episodico e precario (specialmente per quanto riguarda la condizione degli operatori) della didattica, che si appoggia sulle convinzioni e la generosità di pochi, ma troppo spesso senza un convinto sostegno da parte delle istituzioni.
Si ringraziano vivamente i direttori dei musei che hanno messo a disposizione le pubblicazioni da loro curate e la dott.ssa Emma Nardi, Direttore del Centro di Didattica Museale del Dipartimento Educazione della III Università di Roma per aver consentito la consultazione dell’Archivio Didattico.