Estratto dal volume speciale: STORIA DEL RESTAURO DEI DIPINTI A NAPOLI E NEL REGNO NEL XIX SECOLO. Atti del Convegno internazionale di studi, Napoli, Museo di Capodimonte,14-16 ottobre 1999
A ben vedere, le opere d’arte recano al loro interno informazioni preziose circa le tecniche di esecuzione e le vicende conservative alle quali sono state sottoposte nel tempo. Da un’analisi accurata si è potuto dedurre ed in parte chiarire, la qualità degli interventi di restauro eseguiti su alcuni dipinti della Certosa di San Martino in Napoli, ispezionati dal restauratore Friedrich Anders, giunto a Napoli nel 1787 e da questi giudicati disastrosi. In quest’articolo ci si sofferma sull’indagine visiva di queste opere ed in modo particolare, sui restauri ottocenteschi eseguiti sulla grande tavola di Cesare da Sesto, del Museo di Capodimonte, raffigurante l’‘Adorazione dei Magi’. Si affronta, inoltre, il “caso” riguardante alcuni dipinti su tela eseguiti dal pittore napoletano Pietro Bardellino, modificati dallo stesso autore, dopo la prima stesura, nella forma e nella dimensione mediante metodologie appartenenti al mondo del restauro. Un altro tema affrontato, riguarda il metodo ottocentesco di rifodero mediante il telaio finale del dipinto. Se ne affrontano le caratteristiche operative ed i conseguenti pregi e difetti.
Paintings as a source for the identification of nineteenth century techniques of restoration: some case studies
Works of art contain precious information on their techniques of execution and the successive conservational measures to which they were subjected in the course of time. By careful analysis it has been possible to deduce and in part clarify the quality of the various restorations conducted on some paintings in the Certosa of San Martino in Naples. The paintings were inspected by the restorer Friedrich Anders, who arrived in Naples in 1787, and judged by him disastrous. The present article focuses on the visual examination of these works and in particular on the nineteenth century restorations conducted on the large panel painting of the 'Adoration of the Magi' by Cesare da Sesto, now in the Museo di Capodimonte. Another case studied is that of some paintings on canvas executed by the Neapolitan painter Pietro Bardellino, modified in form and dimension by the painter himself after completing the first version, using methods derived from the world of restoration. Another problem discussed is that of nineteenth century methods of relining paintings; their characteristics and consequent advantages and defects are assessed.
