GIOVAN PIETRO BELLORI COMMISSARIO DELLE ANTICHITÀ (1670-1694). Documenti per una storia della conservazione del patrimonio artistico romano (Allegato al n. 144, 2008)

L'allegato al fascicolo periodico n. 144 esamina un importante segmento della storia della tutela del patrimonio artistico in Italia: la città di Roma nella seconda metà del sec. XVII, e le disposizioni riguardo agli scavi archeologici e all’esportazione di opere d’arte.
L’autore, Federico Fischetti, traccia brevemente la storia della carica del Commissario delle Antichità di Roma Giovan Pietro Bellori dal 1670 al 1694, periodo particolarmente importante per la storia del controllo sul patrimonio artistico di Roma, e contemporaneamente pone l’accento sulla difficoltà di applicare e fare rispettare una normativa sicuramente tra le più avanzate nella realtà storica di Roma: il vivacissimo mercato artistico, il desiderio sempre più diffuso ai più alti ranghi del collezionismo europeo di impossessarsi di testimonianze del passato classico della città, e la crescente debolezza dello Stato Pontificio nei confronti degli altri Stati.


 

In copertina, al centro: Pietro Santi Bartoli da Giovan Fancesco Grimaldi - Lo scavo del sepolcro dei Nasoni (particolare)

    
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Copertina
Organigramma

Sommario


Premessa                      

Presentazione
di Tomaso Montanari                1


Federico Fischetti: Giovan Pietro Bellori Commissario delle Antichità (1670–1694). Documenti per una storia della conservazione del patrimonio artistico romano       3

    
Regesto delle autorizzazioni concesse da Bellori nelle funzioni di Commissario      30


Appendice documentaria              64


Abbreviazioni bibliografiche              67


Indice dei nomi notevoli              72


Abstract               75


Condizioni e prezzi