Angelo Bottini – Azzurra Scarci: Torre di Satriano: vecchi rinvenimenti e nuove datazioni

    

Il presente studio propone il riesame di un piccolo nucleo di sepolture edite negli anni '60 del secolo scorso da R. Ross Holloway, appartenenti rispettivamente alla necropoli "posta a circa m 700 a nord-ovest dalla sommità del rilievo" ed a quella detta "Faraone 1" del comprensorio di Torre Satriano, sede di un'importante comunità italica di cultura "nord-lucana", indagata da M. Osanna.

Grazie alla rilettura filologica dei corredi, condotta alla luce dei più recenti studi sulle armi sia offensive che difensive, la datazione allora proposta al V secolo viene rialzata tra il corso del VII e i primi decenni del successivo, inquadrando le sepolture tra le più antiche finora note nell’area, contrassegnate anche da una precisa ideologia funeraria che trova confronti non solo tra le comunità "nord-lucane" ma anche tra quelle della Daunia.

Torre di Satriano: old discoveries, new dates

 

This paper takes a further look at a small group of graves first published in the 1960s by R. Ross Holloway. They were from two burial grounds. One lies “some 700 metres northwest of the hilltop”. The other is on the “Faraone 1” site in the Torre Satriano area, home to an important “nord-lucana” Italic community researched by M. Osanna.

The original fifth century date given to the graves has been backdated to the seventh or the first decades of the sixth century. This has followed a philological re-examination of the grave goods, in the light of recent research into the differences between offensive and defensive weapons. This now places the graves among the earliest yet found in the area. They stand out for their precise funerary ideology, which finds comparisons not just with “nord-lucana” communities but also with those from Daunia.