SABRINA MUTINO: Da Monte Torretta a Monte Solario. Alcune considerazioni sulla cosiddetta “tomba A” di Pietragalla (Potenza)

    

Il presente studio analizza reperti ceramici e metallici, da sempre ritenuti provenienti da un contesto chiuso funerario, la “tomba A” di Pietragalla (Potenza). Il sito è conosciuto in letteratura per un insediamento fortificato della metà del IV a.C., indagato negli anni 60 del Novecento, ma gli scavi e le ricerche di archeologia preventiva dell’ultimo decennio hanno portato alla luce tracce di una fase occupazionale, inquadrabile tra metà VIII e inizi V secolo, e segni di un’organizzazione territoriale immediatamente precedente alla costruzione della cinta fortificata, databile a partire dalla metà del V a.C., caratterizzata da fosse di scarico dell’insediamento precedente e, probabilmente, deposizioni intenzionali di materiale a carattere sacrificale. L’eterogeneità dei reperti della “tomba A” lasciava intuire trattarsi di un contesto pluristratificato. Attraverso un esame incrociato dei dati di archivio e delle attività svolte dalla Soprintendenza è possibile ipotizzarne la localizzazione nei pressi di un’area che restituisce materiale afferente alla stessa fase cronologica.


                                                           From Monte Torretta to Monte Solario.
                                 A few considerations on the so called “Tomba A” from Pietragalla (Potenza)


This paper analyses the pottery and metal finds, always thought to have come from a burial context, the Pietragalla (Potenza) “Tomba A”. The site is documented as a mid–fourth century BCE fortified settlement. It was investigated in the 1960s, but it is the excavations and preventive archaeology over the past decade that have brought to light traces of the settlement. These date between the mid eighth and early fifth centuries, with signs of a territorial organisation immediately prior to the construction of the town walls, from the mid fifth century. The archaeological record for this period mainly consists of dumps from the earlier settlement and, probably, intentional deposits of material with a sacrificial nature. The diversity of the finds from “Tomba A” indicates that they came from a site with a complex stratigraphy. By comparing archive data with the Soprintendenza’s archaeological record it has been possible to identify a likely location for the so called “grave”, in an area where finds of a similar chronology were discovered.