ANDREA DE MARCHI: L’eredità della Maestà di Duccio nel polittico pisano di Simone

    

Le indagini condotte in occasione del restauro del polittico di Simone Martini per l’altare maggiore della chiesa dei Domenicani di Santa Caterina a Pisa, databile fra 1319 e 1320, ora nel Museo Nazionale di San Matteo della stessa città, permettono di ragionare in una luce nuova sulla struttura rivoluzionaria di questo eptittico, nella sua articolazione strutturale e nei suoi decori in gesso rilevato. Il modulo dei Santi e della Madonna col Bambino nel registro principale, emergenti per due terzi della figura, sono frutto di una correzione in corso d’opera, di una modifica del supporto inizialmente predisposto per un più canonico allineamento di figure a mezzo busto. La sovrapposizione di assi orizzontali ad assi verticali sopra il tavolato di fondo, per i Santi del registro superiore e per i Profeti delle cuspidi, creava un aggetto analogo a quello del coronamento della Maestà di Duccio per il Duomo di Siena, che rappresenta il precedente fondamentale per l’opera pisana di Simone Martini. Viene quindi analizzata la ratio che sovraintese la distribuzione dei Santi nei vari scomparti e la loro collocazione spaziale, sulla base di studiate rispondenze.


                                                       The heritage of Duccio’s Maestà in the Pisan polyptych of Simone Martini

Simone Martini’s seven panelled polyptych was painted between 1319 and 1320 for the High Altar of the Dominican Church of Santa Caterina in Pisa, and is now housed in Pisa’s Museo Nazionale di San Matteo. Its restoration provided a chance to study its revolutionary composition in a new light, concentrating on its structural articulation and plaster cast reliefs. The centrepiece represents the Saints and a Madonna with Child. The figures being represented with two thirds of their bodies emerging from the work are actually a solution arrived at while it was being produced, adapted from the more canonical half bust production that the polyptych was designed for. The placement of horizontal planks over vertical ones on the back of the panel of the Saints on the upper order, as well as for the Prophets on the cusps, echoes a similar solution to one Duccio used for his Maestà in Siena Cathedral. This set a fundamental precedent for Simone Martini’s Pisan work. The distribution of the Saints in the various compartments and their positioning is also discussed, working from intentional similarities.