Sonia Amadio: Collezionismo e mercato dei disegni a Roma tra Sette e Ottocento: nobili, mercanti e connoisseurs nel diario di Pacetti

    

Dalle seppur sommarie annotazioni del Giornale redatto da Pacetti, è possibile percepire gli avvenimenti storici e sociali di una città che andava velocemente disperdendo il proprio patrimonio archeologico e artistico. La bottega dello scultore era punto d’incontro per artisti, mercanti e agenti e nel suo studio transitarono anche numerosi disegni romani destinati alle raccolte nobiliari di tutta Europa. Soprattutto a partire dai primi anni dell’Ottocento, quando Pacetti acquisisce, forse in maniera non del tutto limpida, la ricchissima raccolta di grafica di Cavaceppi, egli registra sempre più spesso nel Giornale acquisti o doni di disegni destinati ad accrescere la propria collezione o per farne mercato, forse anche su suggerimento di Giovanni Torlonia, suo socio. Pacetti annota i nomi di artisti, mercanti, collezionisti che si recavano nel suo studio per scambiare fogli o per avere un parere, divenuto ormai un punto di riferimento per coloro che desideravano vendere o comprare disegni.

 

Collecting and market drawings in Rome in the XVIIIth and XIXth centuries: Nobles, dealers and connoisseurs in Pacetti’s Giornali


From the albeit succinct entries in Pacetti Giornali it is possible to get a sense of the historical and social events in a city that was being rapidly being drained of its archaeological and artistic heritage. Pacetti’s studio was a meeting place for artists, merchants and agents, and numerous drawings by artists in the city intended for noble collections across Europe passed through it. Especially in the first years of the 19th century when the sculptor was acquiring, in a somewhat devious fashion, the rich Cavaceppi drawing collection, he more frequently recorded purchases or gifts of drawings intended to enhance his own collection or for sale, possibly at the suggestion of his partner, Giovanni Tor-lonia. In his Giornali Pacetti made note of the names of artists, dealers, and collectors who came to exchange draw-ings or ask for an opinion, his studio by then having become a reference point for anyone interested in selling or acquiring drawings.