Angela Negro: I ritrovati affreschi della Galleria di Alessandro VII al Quirinale. Aggiornamenti e proposte attributive su Schor, Canini, Colombo, Fabrizio Chiari, Baldi, Ferri, Grimaldi e Lauri (Estratto dal fasc. 146)

    

E' il resoconto (che doveva pubblicarsi nel 2006) del cantiere di restauro svoltosi nel 2002-2006 nella Sala degli Ambasciatori e nella Sala del Trono del Quirinale, con risultati sorprendenti. Sono infatti riemerse, dopo 200 anni, le colossali colonne su un lussureggiante fondo di giardino, che Pietro da Cortona aveva progettato e fatto dipingere fra il 1655 e il '57 per Alessandro VII Chigi, in una immensa galleria, poi divisa in tre ambienti in età napoleonica.
La decorazione è intervallata da brani in monocromo con possenti gruppi di ignudi che fiancheggiano dei bracieri. Per tre di essi è stata avanzata l'attribuzione rispettivamente a Giovan Angelo Canini (sulla base di un disegno preparatorio a Düsseldorf), Giovanni Paolo Schor e Fabrizio Chiari.
Per lo sfondo di alberi, punteggiato da fiori e frutti, si è giunti alla conclusione che siano stati eseguiti in grandissima parte da Giovan Francesco Grimaldi e Filippo Lauri. I tempi brevi del cantiere suggerirono inoltre una certa intercambiabilità fra i pittori presenti nella galleria sotto la direzione di Cortona e Schor. Per la scena con ‘Ciro che libera gli Israeliti’ nelle storie bibliche al di sopra del colonnato, eseguita da Ciro Ferri, esiste un bozzetto alla Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma che va restituito a Lazzaro Baldi, autore di altre storie del ciclo. Al contrario proprio di Ferri sembra essere l’ ‘Annunciazione’ già data a Baldi.
Il cantiere ha rivelato una miriade di espedienti tecnici messi a punto dal Cortona, come le prime quattro colonne “di prova” nella Sala degli Ambasciatori, con il basamento più alto delle altre. Infine è riemerso il senso simbolico della decorazione esaltante gli episodi biblici, sostenuti dalle colonna cortonesche al di sopra dell'Eden “ante legem” raffigurato dal fogliame, mentre gli ignudi con bracieri, in monocromo, si riferiscono ai culti pagani, sconfitti dalla Rivelazione.

The rediscovered frescoes in the Gallery of Alexander VII at the Quirinal. New findings and proposed attributions to Schor, Canini, Colombo, Fabrizio Chiari, Baldi, Ferri, Grimaldi and Lauri

The author now presents the report (which was supposed to have been published in 2006) of the programme of restorations conducted, with surprising results, in the Sala degli Ambasciatori and Sala del Trono at the Palazzo del Quirinale in 2002–2006. The restoration in fact led to the re–emergence, after over two hundred years, of the decorative mise–en–scène consisting of colossal paired columns against a lush garden background designed and painted by Pietro da Cortona for Pope Alexander VII Chigi between 1655 and 1657, in a huge gallery, later divided into three separate rooms in the Napoleonic period.
The decoration is interspersed with grisaille frescoes of powerful groups of nudes flanking sacrificial braziers. Three of them have been attributed respectively to Giovan Angelo Canini (on the basis of a preparatory drawing in Düsseldorf), Giovanni Paolo Schor and Fabrizio Chiari.
As regards the luxuriant background of trees, punctuated with flowers and fruits, the conclusion was reached that these landscape passages were in large part painted by Giovan Francesco Grimaldi and Filippo Lauri. The relatively short time in which this huge fresco programme was completed also suggests some interchange between the painters involved in the Gallery under the direction of Cortona and Schor. For the scene of ‘Cyrus liberating the Israelites’ in the biblical episodes above the colonnade, frescoed by Ciro Ferri, there exists a bozzetto in the Galleria Nazionale d’Arte Antica di Palazzo Barberini in Rome which, the author suggests, should be attributed instead to Lazzaro Baldi, who is known to have painted other scenes in the cycle. On the contrary, Ferri seems to have been responsible for the ‘ Annunciation’ formerly attributed to Baldi.
The restoration revealed a host of technical expedients developed by Pietro da Cortona, such as the first four “trial” columns in the Sala degli Ambasciatori, with higher pedestal than the others. Lastly the restoration led to the re–emergence of the symbolic sense of the decorative programme. It consists of biblical episodes, supported by Cortona’s monumental paired columns above the Garden of Eden “ante legem” represented by the lush botanical background, while the ignudi flanking the braziers, painted in monochrome, refer to the pagan cults vanquished by the Revelation.