Paolo Russo: Il San Nicolò De Porto di Giovanni Gallina e il Santo in legno «assictatu tribunalimentu». Contributo alla storia della scultura lignea in Sicilia nei secoli XVI e XVII (Estratto dal fasc. 141)

    

Tra il 1646 ed il 1652 lo scultore Giovanni Gallina esegue per il Collegio di San Nicolò di Enna, con sede presso l’omonima chiesa, un simulacro in legno del Santo in cattedra. L’attribuzione dell’opera attualmente custodita presso la chiesa di San Giorgio, resa possibile anche grazie al ritrovamento dei documenti d’archivio relativi alla sua commissione, consente di ampliare il ristretto catalogo di questo assai poco noto “artista-artigiano” del legno, attivo principalmente nell’area più interna della Sicilia nel corso della prima metà del XVII secolo. Al tempo stesso, attraverso il riferimento al contesto della cultura visiva relativa al tema trattato ed il confronto con un insieme iconograficamente omogeneo di esemplari raffiguranti il soggetto del “santo in trono”, presenti nel medesimo territorio della Sicilia centro-meridionale ed in larga parte inediti, si sono rilevati quei significativi processi di variazione stilistica nella continuità strutturale del ‘tipo’, principalmente legati all’impianto compositivo e all’adozione di determinati motivi formali, che caratterizzano la specifica produzione in legno nel contesto storico e temporale preso in esame.

Giovanni Gallini’s San Nicolò de Porto and the wooden Saint “assictatu tribunalimentu”. Contribution to the history of wooden sculpture in Sicily in the sixteenth and seventeenth centuries

Between 1646 and 1652 the sculptor Giovanni Gallina was commissioned by the Collegio di San Nicolò in Enna to make a statue in wood of ‘St. Nicholas enthroned’ to embellish the college’s titular church. The statue is now displayed in the church of San Giorgio. Its attribution to Giovanni Gallina was made possible also thanks to the finding of archival documents relating to the commission. This has permitted the author to extend the restricted catalogue of this little known “artist–craftsman” in wood, mainly active in the interior of Sicily in the first half of the seventeenth century. At the same time, by referring to the context of the artistic culture relating to the theme in question and by comparing the statue with an iconographically homogeneous ensemble of similar works representing the “saint enthroned”, present in the same territory of central and southern Sicily and in large part unpublished, the author elucidates the significant processes of stylistic variation in the structural continuity of the ‘type’. These variations are mainly linked to the compositional form and the adoption of particular motifs that characterize the specific production of wooden statues in the historical and chronological context taken into examination.