Luciano Marchetti: Presentazione (dal volume speciale: LA CATTEDRALE DI ANAGNI. Materiali per la ricerca, il restauro, la valorizzazione)

    

La cattedrale di Anagni costituisce un palinsesto in cui predominano le forme romaniche contaminate da elementi gotici, e sul quale si addensano le testimonianze della storia degli uomini, della fede e della città. La Cattedrale è un luogo in cui si venera la Divinità, ma da cui si ordina la città, essendone elemento centrale nell’urbanistica e ineludibile riferimento per tutte le fabbriche principali.
Non appare opportuno fare qui la storia di Anagni e dei suoi legami con la nostra cultura e con la nostra storia religiosa, che sono ben noti e che ci porterebbero lontano dal tema di questo libro, basti ricordare che fu patria di ben quattro papi, di cui uno è Bonifacio VIII, condannato da Dante all’Inferno. La Cattedrale stessa, che occupa il sito dell’antica acropoli a sottolineare quella continuità fra la città antica e quella cristiana che ne ereditava lo spazio, fu muta testimone di molte delle vicende religiose e politiche dei primi secoli dello scorso millennio: in essa fu eletto papa Innocenzo IV ed Alessandro III scomunicò il Barbarossa.
Il Volume, che qui si presenta, parla della storia recente di questo importante edificio, testimoniando lo svolgersi dei restauri, delle opere di manutenzione e di valorizzazione. In particolare, le ricerche archeologiche di cui si dà conto hanno messo in luce quanto ancora è leggibile delle strutture della ”arx” di Anagni e di quelle altomedioevali che ne avevano occupato il sito.
Non si può prescindere dalla conoscenza della genesi e della storia del manufatto su cui si interviene, delle sue trasformazioni nel tempo, della modifica delle funzioni ad esso assegnate e della crescita o diminuzione della sua importanza, non solo in ambito locale. In questo caso, l’analisi di tutti i fattori che hanno influenzato la crescita della Cattedrale di Anagni, la redazione del suo apparato decorativo, le fortune e le disgrazie della famiglia dei Caetani signori del territorio, rappresenta un elemento fondamentale  per pianificare un qualsiasi intervento, nella convinzione più volte ribadita da tutti coloro che si sono occupati di teoria del restauro, che conoscere è il primo indispensabile gradino per poter poi definire un serio e credibile programma di restauro e valorizzazione.
Questo volume evidenzia una attenta e lunga opera di conoscenza, alla quale anche l’intervento di restauro aggiunge nuovi importanti tasselli, che derivano dai risultati degli scavi, dalle ricerche di archivio, dai confronti con realtà architettoniche attinenti, dai collegamenti fra gli apparati decorativi e le iscrizioni, tutto secondo una ricerca attenta, minuziosa, accurata ed esaustiva.
Il gruppo degli autori riesce attraverso lo scritto e le immagini a fornire al lettore tutte le informazioni necessarie per comprendere in maniera completa il valore storico e artistico della Cattedrale e la  motivazione degli interventi di restauro, che Giorgio Palandri  ha concluso in questi anni e di cui questo volume è il corollario indispensabile.
Giova ricordare, come sempre, che un intervento di restauro è atto complesso e tale è anche il percorso cognitivo nel quale si cimentano numerose e diverse professionalità, che hanno segnato sia la storia di questi restauri che quella della ricerca archeologica, archivistica e documentale, formale e figurativa fino alla conoscenza dei materiali costitutivi delle murature e del loro comportamento.
In particolare, si è integrato lo studio della Cattedrale con una ricerca più approfondita incentrata su alcune zone, come il vano di passaggio fra la cripta e l’oratorio di San Tommaso Becket, di cui si evidenzia il ruolo rituale e devozionale, o come la cappella Caetani, della cui vicenda si esaminano i vari aspetti che la connotano, ed infine si dà conto, ad opera di don Angelo Ricci, delle problematiche che si originano dal conoscere ed intervenire su questa importante struttura. 
L’abstract finale, di cui queste brevi note non possono e non debbono costituire una reiterazione, evidenzia e sintetizza tutti gli interventi contenuti nel volume; a me resta il gradito compito di elogiare tutti coloro che hanno contribuito, con ammirevole impegno e capacità, alla sua realizzazione.